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23. Da Bonaparte a Napoleone
Tuilieries, le 17 mars 1805
[17 marzo 1805]
ASMi, Miniature e Cimeli, b. 3 doc. 5
Napoleone «Re dei Francesi è Re d’Italia»! Così recita l’articolo 1 del decreto di nomina che Napoleone conferma apponendo la sua firma autografa che d’ora in poi sarà “Napoleone”.
Il decreto è bilingue: italiano e francese, scritto su pergamena e munito di sigillo cereo pendente in teca metallica.
Sul sigillo in cera rossa è impresso lo stemma di Napoleone, in cui si riconoscono i simboli degli stati entrati a far parte del Regno d’Italia: le chiavi e il gonfalone dello Stato Pontificio, il biscione visconteo del Ducato di Milano, il Leone di San Marco, la croce di Bologna e al centro è impressa la corona ferrea. Lo scudo è circondato dal collare della Legione d’onore, è addossato all’aquila napoleonica i cui artigli tengono i fulmini e alle cui spalle sono poste due alabarde incrociate. Sopra l’aquila è presente la stella napoleonica, tutto lo scudo è inserito in un mantello e sormontato dalla corona reale e attorniato dalla scritta “Napoleone I imperator de France e Re d’Italia”.
24. Napoleone I Il Grande
Livorno, 1807
ASMi, Autografi, b. 73
Libretto a stampa con ode in onore del genetliaco di Napoleone, scritta da Mathièu Lesseps, console generale di Francia, presentata alla sorella di Napoleone Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Lucca e Piombino.
Sul frontespizio è rappresentato lo stemma imperiale: sullo scudo, sormontato dalla corona imperiale, campeggia l’aquila che tiene tra gli artigli i fulmini; sotto, incrociati, gli scettri con la Mano della Giustizia e quello detto di “Carlo V” con l’effigie di Carlo Magno; circonda lo scudo il collare di Gran Maestro dell’Ordine della Legione d’Onore, onorificenza al merito civile e militare istituita dallo stesso Napoleone nel 1802.
Nella pagina a fronte un’incisione raffigura l’imperatore dei Francesi e re d’Italia cinto dalla corona d’alloro, con il foulard al collo (cravate in francese), il collare della Legione d’Onore e il manto ornato dalle api, il più antico emblema dei sovrani di Francia, simbolo scelto da Napoleone per rappresentare l’operosità, l’immortalità e la resurrezione.
25. Che colosso di statua!
[Venezia, 23 febbraio 1813]
ASMi, Autografi, b. 75
Disegno a carboncino della “statua colossale rappresentante l’Imperatore Napoleone I” eretta nella “piazza dei Leoni posta a fianco della chiesa di San Marco” a Venezia il 15 agosto 1811.
Lo scultore Domenico Banti, quasi sconosciuto all’epoca, rappresenta Napoleone come un imperatore romano, appoggiato a una colonna, con la clamide (mantello) ricadente in un largo panneggio, la mano destra distesa in atto di pacificare il mondo, il quale stava in forma di globo nella mano sinistra: si tratta del cosiddetto “Napoleone pacificatore”.
Il 20 aprile 1814, alla notizia della caduta del “tiranno”, la statua fu rimossa da piazzetta San Marco e nascosta nell’isola di San Giorgio Maggiore; ora è conservata al Museo Correr.
26. Che Dio conservi Napoleone e la Francia
Milan, le 8 juin 1805
[Milano, 8 giugno 1805]
ASMi, Autografi, b. 71
Napoleone, imperatore di Francia e re d’Italia, sottoscrive con firma autografa, il decreto di assegnazione di una rendita di lire tre mila all’abate astronomo Barnaba Oriani.
Il documento è corredato da un disegno a colori raffigurante Napoleone inginocchiato che prega per il Padre e per la Francia.
27. La costruzione della corte
Saint Cloud, le 29 mars 1805
[29 marzo 1805]
ASMi, Miniature e Cimeli, cart. 3, doc. 6
A pochi giorni di distanza dalla nomina a re d’Italia, Napoleone appone la sua firma sul decreto di 22 articoli con cui prescrive quali saranno le cariche, i titoli e i ranghi degli alti funzionari dell’amministrazione del suo regno, ossia il reggente e i “grandi ufficiali” (guardasigilli, grande elemosiniere, maggiordomo, gran ciambellano, grande scudiero, ministri, alto clero, ufficiali militari, eccetera) e stabilisce le rispettive formule di giuramento.
Il decreto è bilingue: italiano e francese, scritto su pergamena e munito di sigillo cereo pendente in teca metallica.
Sul sigillo in cera rossa è impresso lo stemma di Napoleone, in cui si riconoscono i simboli degli stati entrati a far parte del Regno d’Italia: le chiavi e il gonfalone dello Stato Pontificio, il biscione visconteo del Ducato di Milano, il Leone di San Marco, la croce di Bologna e al centro è impressa la corona ferrea. Lo scudo è circondato dal collare della Legione d’onore, è addossato all’aquila napoleonica i cui artigli tengono i fulmini e alle cui spalle sono poste due alabarde incrociate. Sopra l’aquila è presente la stella napoleonica, tutto lo scudo è inserito in un mantello e sormontato dalla corona reale e attorniato dalla scritta “Napoleone I imperator de France e Re d’Italia”.
28. Diventerà Piazza Napoleone!
Milano, 27 maggio 1809
ASMi, Autografi, b. 74
Disegno a colori della statua e della colonna che verrà eretta in Piazza Nuova a Ferrara.
La scultura è opera del “celebre sculture de’ Maria, professore nell’Università di Bologna” e dopo l’inaugurazione Piazza Nuova verrà intitolata a Napoleone.
Napoleone viene rappresentato secondo il modello eroico greco: come Marte pacificatore sta in piedi, nudo, cinto dal mantello militare, con in una mano l’asta e nell’altra il mondo.
Nel 1814 gli Austriaci abbatterono e distrussero la statua dell’Imperatore. Solo nel 1833 vi venne posta la statua odierna del poeta Ludovico Ariosto mutando anche il nome della piazza che divenne piazza Ariostea.